Appena separata voglio trasgredire al massimo

Divorziata, vogliosa, 37enne ancora piacente, che vuole godersi la vita con tanta voglia di trasgredire. Mi chiamo Stefania e questo è il mio identikit.
Se ti sembra un po’ troppo vago, ti darò qualche altro dettaglio. Mi sono sposata sei anni fa senza troppa convinzione e, ancora meno convinta, ho seguito il mio ex marito al suo paesello. È durata poco, come c’era da aspettarsi. Lui al lavoro e io, smaniosa, a casa, un ditalino dopo l’altro. Alternavo i programmi di gossip in TV con i filmetti porno. Poi ho cominciato a comprarmi i vibratori su Amazon, poi i succhiaclitoridi sui siti specializzati in sex toys per donne. Ma i giocattoli mi stancavano subito, come una bambina viziata. Allora sono passata a trastullarmi con l’idraulico, poi con l’elettricista.

A casa mia c’era sempre un guasto da riparare, un buco da tappare, una connessione da ristabilire. Poi è arrivato il garzone del macellaio, che di carne fresca se ne intende… e alla fine il divorzio.
La situazione è capitolata quando il mio dolce consorte è tornato a casa inaspettatamente, e mi ha trovato a pecorina sul tavolo della cucina, mentre quel giovanottone del Piero (il garzone del macellaio, appunto) mi stantuffava il culo a più non posso. Tanta la foga, che non siamo riusciti a fermarci! Eravamo arrivati tutti al momento culminante: il Pietro lo avevo tirato fuori che ancora zampillava sborra, io guaivo per l’orgasmo e mio marito urlava per la rabbia. Non vi dico i vicini. Sono accorsi tutti eh! E hanno fatto in tempo a vedere pure quanto grosso ce l’ha il Piero.

Il giorno dopo tutto il paese chiacchierava, e al marito non andava più di portarsi in giro le corna che continuavano a crescergli sulla testa. Ma che ci potevo fare io? Povera disgraziata? Tutto il giorno da sola a casa, e spesso pure i fine settimana. Abbiamo provato a scopare per vedere se i problemi si risolvevano, gli ho fatto un bocchino che oserei definire mitico! Ma niente, dopo l’orgasmo, ha continuato a tenermi il broncio. Di comune accordo, ho fatto i bagagli e me ne sono andata di casa. Adesso lui sta lì da solo a farsi commiserare dai compaesani, e ad ammazzarsi di pippe.

Appena separata sono tornata qui a Torino, perché la vita in città è più facile per una porca sfacciata come me. Si può perdersi tra la folla, si può restare relativamente anonimi. Gli incontri a Torino non sono per forza con i quattro maschi furbacchioni che abitano dietro l’angolo: la donna cerca l’uomo al bar, sull’autobus, in discoteca, sui siti di incontri. Lo trova, lo scopa, lo saluta, e ognuno per la sua strada. Liberi, senza legami e senza pettegolezzi.

Voglio trasgredire al massimo, nei meandri malfamati di Torino come pure nei salotti della Torino “bene”, se ci scappa. Il fisico ce l’ho, oltre ad una buona cultura e a un gran talento da pompinara. Non chiedo soldi o regali, solo di essere sbattuta a dovere, di essere aiutata a vivere esperienze di sesso senza inibizioni. Sono disponibile per soddisfare qualsiasi fantasia, anche la più azzardata. Da parte mia il desiderio ancora non realizzato è la pioggia dorata. Vorrei farmi pisciare in bocca e sulla figa da un vero maschio, prima di essere scopata dallo stesso cazzo. Insomma solo al pensiero la mia voglia di trasgredire aumenta sempre di piu’.

Come già detto, credo che per gli incontri Torino città sia un’ottima location. Ci sono nata e cresciuta e mi ci sento a mio agio. Ma ovviamente nulla vieta di spostarci in qualche altra zona non lontana, se il gioco vale la candela… o il cazzo vale lo smorzacandela. Una divorziata vogliosa e disinibita, indipendente e dal carattere indomabile, fa ben qualche chilometro di macchina per una trombata come si deve.

Il coinvolgimento di un’amica, dalla fica calda, morbida e depilata, sarebbe l’argomento più convincente a farmi correre anche molto lontano, pur di soddisfare le reciproche voglie. Il cazzo però, sia ben chiaro, non deve mancare. Sì a dildo e strap on, ma solo in aggiunta al salsicciotto di carne pulsante e sborrante. La mia idea di trasgressione coinvolge sempre il maschio. Adesso che ho descritto me stessa e quello che cerco, non mi resta che andare a tirar fuori dalla valigia la mia biancheria sexy. Spero di usarla il prima possibile. Ho già la figa grondante e con tanta voglia di trasgredire.