SONO SPOSATA MA MOLTO VOGLIOSA

Ciao sono Laura una donna sposata vogliosa, per gli amici “super-zizzona”. Chissà perché mi hanno dato questo simpatico soprannome? Tu che dici? Sarà per la sesta di reggiseno da cui strabordano le tette?

Da quando ero ragazzina le mie tettone da sballo mi hanno reso la mascotte della scuola. No, niente bullismo: erano troppo belle per essere prese in giro. Comunque, fra i tanti ammiratori ho scelto il più fesso per sposarmi. Dolce, premuroso, ma a letto una vera frana. Peccato, perché c’ha una minchia da sballo, una salsiccia bella grossa, ma la usa poco e male. Il risultato: sono sposata, molto vogliosa ma insoddisfatta.

Così, a 47 anni suonati, ammetto che mi è venuta la fregola di fare esperienze nuove. Ebbene sì, sono una donna sposata, pure un po’ innamorata, ma in cerca di amanti; meglio se occasionali da una botta e via, e necessariamente discreti. Non ho nessuna intenzione di mandare a monte il mio matrimonio, quindi chiedo ai bei maschioni disposti a farmi guaire come una cagna in calore, di non parlare di sentimenti e impegni. Solo trombate, scopate, inculate, pompini e tante, ma tante, spagnole! Sennò le tette grosse che ce l’ho a fare?

Oltre che grosse, sono pure sensibilissime; i capezzoli con una leccata diventano turgidi che sembrano pietruzze, e le tettone bollenti. Qualche volta me le sleccazzo anche da sola e m’arrapo che non si può raccontare quanto, ma sono sempre curiosa di mettere alla prova la lingua del maschio di turno. Me le devono massaggiare per benino, poi ci faccio sparire il cazzo, lo abbraccio con le zizze, lo ninno, lo trastullo; intanto succhio la cappella e slinguazzo il frenulo con la punta della lingua… e aspetto. Quando arriva l’esplosione, la sborrata abbondante che mi riempie la bocca, la lascio pure sbrodolare, me la spalmo sulle zizzone. Quanto mi piace, che gusto, che delizia!

Il mio ideale sarebbe un incontro occasionale, una botta e via, ma una botta bella ricca. Perché per me in una scopata si deve consumare tutto il menù, e finire sazi e soddisfatti. Poi: altro ristorante, altra abbuffata. Si sparisce, e il conto non si paga mai!

Per far capire che tipo sono, la posizione preferita è la pecorina, in due varianti. Una è la classica, a quattro zampe e culo pizzuto, come si metterebbe una vaccona pronta a farsi infilzare dal toro da monta. Magari anche in piedi e le mani appoggiate al tavolino, con le zizze che sballonzolano ad ogni spintone. Si può pure giocarci con queste tette grosse: mi piace quando mi si strizzano le bocce per spingermi e tirarmi, per darmi il ritmo dell’avanti-indietro.

Ma l’alternativa alla pecorina, secondo me, è ancora meglio: metto il maschione seduto sul letto, gli piglio il cazzo in bocca e gli metto il culo e la fregna a portata di sleccazzamenti. Mentre mi prendo cura del panzerotto, un po’ a carezze, un po’ a bacetti e un altro po’ giocandoci a nascondino tra le zizze, lascio che mi si lecchi bene bene la patonza… e non solo. Dita, lingua, fica e culo: mi aspetto fantasia nell’abbinamento. Ché più godo io, più faccio godere l’amante di turno.

Se si potessero organizzare gli incontri a Lecce, per me sarebbe perfetto. Posso arrivare all’appuntamento, pronta, lavata, depilata e profumata; ci divertiamo per un paio d’ore e poi ciao! L’unica cosa che chiedo è igiene e niente chiacchiere. E un’altra cosa ancora: non è che mi importa dell’età, ma se l’amante avesse pressappoco i miei anni, o fosse un po’ più grande, sarebbe meglio.

Allora? Che aspettate? Fatevi sotto belli uomini vogliosi come me. Che Laura la super-zizzona, una vera sposata vogliosa, vo vi aspetta.